Trattamento LASER vascolare, couperose ed angiomi

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Per le lesioni vascolari il trattamento si basa sull’assorbimento ottico della luce LASER da parte del cromoforo dei vasi sanguigni che è l’ossiemoglobina.
Infatti l’energia laser di una definita lunghezza d’onda assorbita dall’ossiemoglobina si trasforma in calore determinando un danno termico sulle strutture vascolari.

L’utilizzo dei sistemi laser è sicuramente innovativo rispetto alle tecniche tradizionali:

- la scleroterapia per il trattamento delle vene varicose dà sicuramente eccellenti risultati su teleangectasie che possono essere incannulate, mentre vasi troppo piccoli, in particolare quelli del volto, non possono essere presi in considerazione con questo trattamento;

- l’elettrochirurgia, utilizzata per le piccole teleangectasie del viso, comporta un rischio elevato di cicatrici bianche o pigmentate e di cheloidi;

- diatermocoagulazione, intervento chirurgico, crioterapia a neve carbonica ed elettrocauterio utilizzati nel trattamenti di emangiomi hanno spesso comportato su lesioni di notevoli dimensioni delle vistose cicatrici. Durante la seduta è indispensabile indossare adeguati occhiali protettivi in quanto il raggio può causare danni permanenti alla retina.

La quantità di tempo necessaria, per ogni seduta, dipende dalle dimensioni della superficie che deve essere trattata.
E’ necessario evitare l’esposizione solare nei 30 giorni successivi alla seduta di laserterapia.

Nei 10 giorni successivi al trattamento si consiglia di applicare topici emollienti e, per qualche mese, di utilizzare creme schermanti solari nel caso sia interessata una zona fotoesposta. Indicazioni Teleangectasie rosse, angiomi piani nei bambini e negli adulti, emangiomi, spider nevi, rosacea in fase teleangectasica, poichilodermia di Civatte, cicatrici ipertrofiche, granuloma piogenico, fotoringiovanimento, psoriasi.

Controindicazioni e/o complicanze

Le complicanze temporanee comprendono la porpora, che può permanere per 1 o 2 settimane, e talora edema, vescicolazione, e formazione di croste. Le complicanze più persistenti comprendono alterazioni della pigmentazione con sviluppo di un’ipopigmentazione nei soggetti a fototipo scuro, soprattutto se abbronzati, o un’iperpigmentazione post-infiammatoria per cui può essere necessario intervenire con ulteriori trattamenti.

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